Ingresso
don
Francesco
e tutti i saluti
28.03.2021
“Il pastore ha la capacità di andare davanti al gregge per indicare la via, stare in mezzo al gregge per vedere cosa succede al suo interno, e anche stare dietro al gregge per assicurarsi che nessuno sia lasciato indietro” (Papa Francesco).
È con questo spirito che don Francesco Quadrio ha fatto oggi, domenica 28 marzo, il suo ingresso nelle comunità di Teglio Sant’Eufemia e San Giovanni, in qualità di Arciprete e parroco. La Celebrazione liturgica si è tenuta nella Collegiata alle ore 16.00, e ha visto la partecipazione di molti laici e di diversi sacerdoti. La prima parte della liturgia è stata presieduta dal Vescovo di Como, Mons. Oscar Cantoni, il quale ha introdotto don Francesco nella sua nuova parrocchia mediante alcuni gesti significativi, tra cui la consegna delle chiavi della chiesa e la firma del decreto di nomina. Nel suo breve intervento, il Vescovo ha espresso parole di ringraziamento per quanto fatto fino ad ora e ha incitato il nuovo parroco e i suoi fedeli a proseguire nella medesima direzione: “Ringrazio don Flavio Crosta per il bene seminato in mezzo a voi e per lo stile della sua presenza. Ora il cammino della vostra comunità prosegue con don Francesco: non si comincia però da capo, cancellando il passato, solo si avanza e ci si rinnova. Grazie don Francesco per aver accolto questa nuova chiamata. Ricordati che le pecore che il Signore ti affida non sono tue, ma sue: vanno riconosciute con benevolenza, come singole e nel loro insieme, e aiutate a crescere, ciascuna secondo la sua particolare chiamata; infondi in loro l’amore per Gesù, quindi accresci in tutti il desiderio di essere tuoi discepoli e di testimoniare insieme la gioia di credere, di amare e di servire. Portate a tutti il profumo di Dio attraverso una vita cristiana esemplare e coerente”.
Una volta avvenuta la presa di possesso, il Vescovo ha lasciato il posto al nuovo Arciprete, che ha presieduto il resto della Celebrazione, concelebrata da altri sacerdoti, a lui legati da relazioni di parentela, di amicizia o di futura collaborazione.
La Liturgia è stata animata dalla Confraternita e dalla Corale di Sant’Eufemia, nonché da diversi ministranti e laici coinvolti a vario livello in parrocchia. Non hanno potuto essere presenti, per ragioni legate allo stato di pandemia attuale, i fedeli di Cosio e Piagno, precedenti parrocchiani di don Francesco, ma il loro saluto e ringraziamento è comunque giunto agli orecchi del sacerdote, che li ha ringraziati per il lavoro svolto insieme.
Ora a don Francesco spetta un viaggio nuovo e tutto da scoprire, in una realtà certamente complessa, ma altrettanto ricca, soprattutto di storia, di cultura e di fede. Come lui stesso ha sottolineato, in questo anno abbiamo imparato a puntare a ciò che conta: le relazioni. Certamente saprà essere un pastore attento e un padre amorevole, capace di portare ai fedeli lui affidati la bellezza di una vita spesa per gli altri e per il Signore Gesù. Buon cammino!