Ciao Giovanni!
Le cose più semplici sono le più straordinarie, e soltanto un saggio riesce a vederle.
Martedì 28 novembre la comunità di Teglio si è riunita per un saluto particolare. All’età di 83 anni e dopo qualche mese di malattia, Giovanni è tornato ad abbracciare il Padre di misericordia che tanto ha amato e servito, soprattutto nel suo compito di sacrista.
Alla celebrazione, presieduta da don Flavio, hanno partecipato i chierichetti e la confraternita, la corale e molti fratelli riuniti per l’ultimo saluto. Nella chiesa, che tante volte ha visto Giovanni muoversi con discrezione e dedizione, con passione e amore, sono risuonate le note della fede e soprattutto quelle del cuore. Un saluto semplice per un uomo semplice, che ha saputo fare della sua vita e dei suoi sacrifici una testimonianza verace e genuina di una vita vissuta e spesa per gli altri e per il Signore Gesù.
Don Flavio, commentando il Vangelo, ha ricordato: «Tante volte lo abbiamo visto in questa chiesa a predisporre l’occorrente per la liturgia. Oggi siamo noi a preparare e celebrare la liturgia per lui, quella che lo accompagna nelle braccia di Dio. Celebrare l’Eucaristia è dire “grazie” al Signore: ogni persona è un dono attraverso la sua presenza, le sue parole e i suoi gesti che, forse, non sappiamo sempre apprezzare!»
Ora Giovanni torna al Padre, mentre chi resta rimane in silenzio: quel silenzio delle persone semplici, che sono capaci di rendere straordinarie le cose di tutti i giorni.