C'è posta per te
Ci scrive... Suor Marisa Valli
Nella sezione “C’è posta per te”, in questo mese di novembre, ci scrive Suor Marisa Valli.
La ringraziamo per quanto ci testimonia e apprezziamo il fatto di aver ricevuto il suo racconto “alla moda vecchia”, ovvero tramite una lettera scritta a mano.
Per quanti non la conoscono, nella foto, è seduta in centro alle suore.
Sono Suor Marisa Valli,
ma il mio nome per intero è Maria Luisa, la prima di dodici figli di cui undici viventi. All’età di vent’anni ho fatto la scelta di diventare Canossiana missionaria, sono stata accettata e da allora ho proceduto nel mio cammino tra le figlie di S. Maddalena di Canossa. Dopo il noviziato (1967-70) sono stata inviata in Inghilterra per completare gli studi e nel 1978 mi è stato chiesto di prestare il mio servizio in Tanzania e in Zaire. Qui ho insegnato e mi sono dedicata alla formazione delle sorelle locali. Nel 1992 sono tornata in Italia e per motivi di salute non sono più potuta ritornare in Africa. I miei anni da allora, a parte un periodo di due anni trascorso a Lourdes, li ho dedicati alla cura delle mie consorelle, prima nella casa di riposo di Iseo, poi a Porto San Giorgio e infine da quattro anni a Roma.
Mi trovo nella comunità dipendente direttamente dalla Curia Generalizia in Borgata Ottavia. Questa comunità è dedicata alle cure amministrative della Casa Generalizia come scopo principale, e poi ognuna si ritaglia uno spazio più o meno ampio dedicato all’apostolato attivo secondo le proprie possibilità.
La mia comunità è composta di quindici membri ed è multietnica. Sono presenti in essa delle sorelle italiane, cinesi da Singapore, indiane, filippine e timorensi. È molto bello e allo stesso tempo impegnativo trovarsi così, a vivere insieme fra molte etnie: arricchisce e allarga i confini delle proprie conoscenze e della dedizione di carità che la nostra fondatrice richiede da noi.
A me è stato richiesto di essere l’infermiera della comunità. Ciò significa che trascorro il mio tempo tra medici, ospedali e farmacie per accompagnare le mie consorelle per delle visite specialistiche o meno, vado a far fare le varie ricette e impegnative e procuro farmaci. Anche la comunità generalizia (5 persone) si appoggia a me per gli stessi servizi, come pure le sorelle di passaggio a Roma e bisognose di cure, fanno affidamento sulla mia opera. Nella nostra comunità sono parecchie le sorelle italiane o straniere che passano per periodi di tempo più o meno lunghi e che si devono procurare dei farmaci prima di partire per la missione.
Oltre a questo dedico parte del mio tempo a visitare anziani e malati in parrocchia e a portar loro la S. Comunione e quando mi resta del tempo libero lo dedico, oltre alle pulizie, anche ad aiutare le sorelle del guardaroba che sono sempre molto impegnate a confezionare abiti e veli per le consorelle provenienti da altri paesi e che si preparano a partire per la loro missione. Infatti, tra di noi non vi sono solo italiane che partono per lontani paesi, ma anche sorelle di paesi di tutto il mondo che si scambiano tra di loro.
Il nostro Istituto, infatti, si compone di venti province religiose sparse in tutto il mondo che si scambiano tra loro dei membri.
Le Madri della mia comunità, oltre che ai servizi offerti dalla Curia generalizia, si dedicano anche alla collaborazione con le Caritas parrocchiali, alla catechesi, all’animazione liturgica domenicale nelle parrocchie di S. Ottavio e S. Maddalena, alla visita dei migranti di una struttura particolare e a gruppi di animazione missionaria. Una delle Madri gestisce l’Ospitalità Bakhita che accoglie per periodi più o meno lunghi gruppi di persone per visite a Roma, per riunioni, per assemblee.
Per questa prima presentazione penso di avere soddisfatto una prima conoscenza. Se in seguito ci saranno interessi particolari ridestati nei lettori, sarò felice di rispondere, oppure sarei pure pronta a far conoscere in breve la vita e la spiritualità delle nostre sante.
La foto della comunità manca di alcuni membri temporaneamente assenti dalla Comunità. Spero di non avervi stancati e di trovarvi tutti quanti che mi leggete in forma.
Saluti a tutti.
Suor Maria Luisa Valli