C'è posta per te
Ci scrive... Suor Stefanella Zavattaro
Nella sezione “C’è posta per te”, in questo mese di marzo, ci scrive Suor Stefanella, Missionaria della Consolata.
Nella prima parte trovi quanto scritto da Suor Stefanella a inizio mese, nella seconda la lettera inviata a metà mese, dove racconta della nuova casa e della Messa in diretta da San Martino.
Martedì 3 marzo 2020
Sono Suor Stefanella Zavattaro, di origine monferrina ma Tellina di adozione.
Teglio è sempre stato per me un caro paese, accogliente, ricco di storia e belle iniziative. La Parrocchia, poi, grazie a don Flavio e ai suoi collaboratori, è una Parrocchia viva, che si distingue anche per il decoro della chiesa e per la cura delle funzioni liturgiche.
Appartengo all'Istituto delle Suore Missionarie della Consolata di Torino, fondato nell'anno 1910 dal Beato Giuseppe Allamano, allora Rettore del Santuario della Consolata. Sono entrata a far parte di questo Istituto dopo aver conseguito il diploma di infermiera professionale, nell’Aprile del 1960. Dopo l'emissione dei Voti temporanei sono stata inviata in Inghilterra per servizi vari e per accompagnare le Consorelle che là studiavano. In seguito, sono stata inviata in Somalia, dove le Missionarie della Consolata erano presenti dal 1923, inserite nella Diocesi di Mogadiscio, impegnate nella promozione umana. Siccome la popolazione somala è in gran parte musulmana, pari a circa il 99,9%, la nostra evangelizzazione consisteva nel testimoniare silenziosamente, con le opere, la presenza di Dio e la sua bontà infinita per ogni sua creatura. Nel 1998, però, il Vescovo Monsignor Salvatore Colombo venne ucciso e, poco dopo, lo stesso accadde a Padre Pietro Turati O.F.M. (appartenente all’ordine dei francescani minori). Anche la Cattedrale venne distrutta. Dopodiché, per ordine dell'Ambasciata Italiana, tutti i connazionali presenti nel territorio, comprese noi missionarie, dovettero rimpatriare. In seguito, per una piccola comunità di Missionarie della Consolata, fu possibile ritornare in Somalia per occuparsi del piccolo ospedale rimasto e per iniziare una scuola per infermieri e laboratoristi. Ma nel 2006 venne uccisa in odio alla fede la cara Suor Leonella Sgorbati, dichiarata recentemente Beata. In conseguenza a questo fatto sanguinoso, l'Istituto decise di richiamare le Missionarie in Italia.
Io, invece, dopo il rientro del 1999, sono stata inviata in Tanzania, dove mi trovo tuttora. Attualmente mi occupo degli ammalati dell'ospedale governativo, dei detenuti delle carceri di Iringa e di un gruppo di ragazze e bambini in necessità, coadiuvata in questi servizi da un gruppo di laici delle parrocchie vicine. Qui, ogni giorno faccio esperienza della bontà e misericordia del buon Dio per ogni sua creatura.
Suor Stefanella Zavattaro
Lunedì 16 marzo 2020
Caro Don Flavio, Marco e parrocchiani tutti,
eccomi a voi, per dirvi che vi ricordo soprattutto nelle mie preghiere, specialmente in questo particolare periodo in cui il corona virus ci reca gravi problemi.
Miei cari, il buon Dio ci ama e ci salverà: abbiamo perciò fiducia nella sua bontà infinita e, con la preghiera, forza che non ha confini, aiutiamo i governanti, gli operatori sanitari e tutti coloro che, in diversi modi, si prodigano per portare ovunque speranza e consolazione. Coraggio! Ben presto anche questa bufera passerà e verrà l'arcobaleno che porterà il sereno ed un tempo migliore.
Per quanto riguarda la mia persona, non mi trovo più a Torino ma nella casa per le Sorelle anziane o bisognose di cure, a Venaria Reale, cittadina famosa per la "Reggia". In questa casa attualmente siamo 56 Sorelle, la maggior parte delle quali di età compresa tra i 70 e i 90 anni, se non oltre. Naturalmente, siamo tutte Sorelle che hanno dato la loro vita per la missione ed ora questa missione la viviamo qui, offrendo e pregando. Anche io faccio parte di questa comunità in attesa di essere operata all'anca.
Bene carissimi, ora devo comunicarvi una grande gioia: ieri, domenica 15 Marzo 2020, terza domenica di Quaresima, ho sentito con tanta commozione le campane di Teglio e, successivamente, ho potuto seguire la celebrazione della S. Messa nella bella chiesetta di S. Martino, gustandomi la ricca omelia del caro Parroco. Che grazia questi mezzi di comunicazione moderni! Grazie Don Flavio: il buon Dio ricompensi largamente il tuo zelo per la liturgia e per far sentire la tua vicinanza di Pastore alla tua cara gente in questo particolare momento.
Fraterni saluti a tutti e coraggio! Andiamo avanti confidando in Colui che tutto può e ci ama.
Suor Stefanella Zavattaro