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C'è posta per te

Ci scrive... Suor Angelica Nova

Nella sezione “C’è posta per te”, in questo mese di maggio, ci scrive Suor Angelica Nova.

Sono una tellina, nata a Teglio, un paese tra i più belli delle Alpi retiche, dove vivono i miei parenti che visito annualmente. Ultima di sei figli, fin da bambina ho assimilato gli insegnamenti cristiani vissuti in famiglia e nella parrocchia di Sant’Eufemia, dove divenni assidua ed attiva oratoriana.
L’incontro con le suore del vicino paese di Castionetto mi ha aperto un orizzonte inimmaginabile. Frequentando i loro incontri formativi per le giovani, ho potuto osservare ed apprezzare il loro stile di vita umile e semplice: nella cura ed attenzione per i piccoli della Scuola Materna, nella relazione senza distinzione di ceto con i parrocchiani, ma soprattutto nei loro appuntamenti di preghiera con nostro Signore e la Mamma Sua, della quale queste consacrate avevano una speciale devozione. Don Enrico, mia guida spirituale, mi ha incoraggiato ad inserirmi nella schiera delle Figlie della Presentazione di Maria SS. al Tempio, la cui Casa Generalizia è a Como.
All’Istituto Sacra Famiglia, in Via Dante, ho approfondito la conoscenza delle Fondatrici (le venerabili Madri comasche: Francesca Butti e Maria Rossi) ed il loro carisma ben declinato dalle suore che ho conosciuto a Castionetto.
Dalla professione dei voti mi chiamano sr. Angelica, che significa “messaggera”, un invito per me a crescere nella conoscenza di Gesù per amarlo e farlo conoscere.
Dopo aver conseguito la maturità magistrale e terminati gli studi di teologia, ho insegnato sia come maestra nelle Scuole primarie di Como, Milano, Saronno e Imperia, sia come catechista nelle varie parrocchie.
Da alcuni anni mi ritrovo nella Casa Provinciale della Sacra Famiglia, composta da 23 sorelle, alcune delle quali sono ammalate ed assistite da due consorelle indiane, coadiuvate da personale laico. Alcune si dedicano a vari servizi richiesti dalla Caritas comasca e dalle urgenze del tempo che viviamo: accoglienza alle profughe per periodi più o meno lunghi, visita al carcere Bassone di Como, colazione ai senza fissa dimora, catechesi a bambini e adolescenti, assistenza nel doposcuola. A me è stato richiesto dalla Parrocchia di Sant’Agata di partecipare come animatrice agli incontri settimanali della Parola e di essere ministro straordinario dell’Eucaristia, ciò significa che, portando nostro Signore agli infermi ed agli anziani più acciaccati, ho la possibilità di dialogare, di evangelizzare e, per chi lo vuole e lo desidera, di ascoltare i loro problemi di salute. Ma qui, avverto quanto mi manca il carisma di guarigione: mi sento sprovveduta; posso solo rassicurarli sul fatto che li affido al Signore ed a Maria Sua Madre, nella mia povera, ma sincerissima prece di intercessione. Ed ora che un visitatore invisibile viaggia sul pianeta senza lasciapassare, seminando paura e morte, la mia povera ma accorata preghiera non ha più né confini, né fusi orari. Certo non si limita solo alla richiesta di non venire contagiati dal coronavirus, ma anche da quei virus che ci illudono di essere noi gli onnipotenti, portandoci lontani dal Creatore.
Che dire ai miei compaesani in questo tempo di “coprifuoco”?
Approfittiamone per accorgerci del calore che si respira in famiglia, alimentato dall’affetto, dall’attenzione e dal rispetto. Cerchiamo spazi di silenzio per riflettere sulla nostra vita, che è un dono ricevuto per donarlo a nostra volta. Ce l’hanno ben dimostrato i medici e gli infermieri che sono periti contagiati dai loro pazienti. Anche in questa epidemia si verifica il miracolo della grande solidarietà umana, che non conosce confini e che unisce gli uomini in una grande famiglia.
Porto tutti i tellini nel mio cuore e li affido alla Madonna di San Martino.
Porgo a tutti un calorosissimo saluto, che rincuori ed annienti il micidiale virus.

 

Suor Angelica Nova

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